Aprile 17, 2014 : Sonia
Ecco a voi l’Agiturismo A Fondega in versione primaverile, un vero e proprio spettacolo della natura ed in mezzo a tante meraviglie non potevano mancare i bellissimi animali che la circondano… ...
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La montagna più rappresentativa della nostra zona è senz’altro il Monte Penna che, con i suoi 1735 m di roccia basaltica, il suo profilo slanciato e la presenza del Pennino, quasi una sua replica in piccolo, ha ispirato il simbolo del Parco. Il versante settentrionale presenta un andamento ripido e roccioso, in contrasto con quello meridionale (provincia di Parma), più dolce e ricoperto da una foresta di faggi e conifere (Foresta Demaniale del M. Penna). La favorevole posizione e l’altitudine di tutto rispetto, permettono a chi giunge fino alla cima di ammirare un impareggiabile panorama, che unisce mare e montagna spaziando dal Mar Ligure alle Alpi Liguri, Monviso e Alpi centrali.
La “Pietra Borghese” presso Pratomollo è un imponente blocco di peridotite, roccia ricca di minerali ferrosi e quindi con proprietà magnetiche (si può fare la prova avvicinando una bussola e vedendo l’ago deviare). La grande mole e questa sua caratteristica hanno alimentato la leggenda secondo cui la Pietra fosse un frammento di meteorite caduto dal cielo. Oggi sappiamo che la sua origine ben diversa, è del tutto simile a quella delle rocce diffuse in tutto il comprensorio, come la “Roccia del Fulmine”(sovrastante la R.N.O. delle Agoraie), che per l’analoga composizione tende ad attirare i fulmini.
Il Parco Naturale Regionale dell’Aveto comprende un territorio prevalentemente di crinale, interessando parte dello spartiacque tirrenico-padano e le cime pi elevate dell’Appennino Ligure (M. Maggiorasca, 1800 m). L’area protetta presenta una gran varietà e ricchezza di ambienti: prati e pascoli, faggete. zone umide palustri, lacustri e riparie, emergenze geomorfologiche, floristiche, faunistiche e mineralogiche. Questo territorio vanta anche una presenza umana millenaria testimoniata dai ritrovamenti preistorici avvenuti nella zona del monte Aiona. L’attività dell’uomo ha poi modellato questo territorio lasciando significative testimonianze storico-artistiche di una cultura che merita una conoscenza non superficiale negli aspetti passati e presenti.